Regolamento europeo sulla privacy: decreto di coordinamento

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Il 21 marzo scorso il Governo ha licenziato lo schema di decreto che nelle intenzioni del legislatore avrebbe dovuto adeguare il Codice della Privacy alle disposizioni del nuovo Regolamento Ue 2016/679.

In realtà con una mossa a sorpresa e, a dirla tutta, piuttosto deludente il Governo ha semplicemente disposto l’abrogazione del Codice della Privacy, facendo posto “tout court” al GDPR, e disponendo che i provvedimenti generali finora emanati dal garante per la privacy si dovranno ritenere validi in quanto compatibili con la normativa europea.

È auspicabile che il testo definitivo del decreto delegato riconsideri tale scelta salvando quanto del Codice della Privacy non sia incompatibile con il GDPR.

Sarebbe altresì auspicabile che entro il prossimo 25 maggio il Garante facesse una revisione a tappeto di tutti i propri provvedimenti generali e si prendesse l’onere di precisare quali si debbano ancora ritenere cogenti.



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